[img]http://www.agraria.org/parchi/toscana/dunafeniglia.jpg[/img]
..........una delle due lingue di terra che collegano il Monte Argentario alla terra ferma, formando così la laguna di Orbetello.
Siamo all'estremo sud della provincia di Grosseto, o erano tutti romani o la parlata da queste parti si fa già capitolina.
Quando si parla della duna Feniglia si parla di Caravaggio, il quale vi trovò rifugio, malaria e morte, in quanto ricercato per l'aver ucciso un certo Renuccio Tomassoni. La duna all'epoca, non era un ambiente scic come lo è adesso, era un luogo poco raccomandabile, paludi, acquitrini, dove i fuggiaschi trovavano una dimora apparentemente sicura per salvarsi dalla forca. Finisce cosi Caravaggio, che è assieme a Leonardo è il più grande pittore di tutti i tempi, per un'infausta partita con racchette, che finì a sciabolate per una banale disputa di un punto di gioco.
Non lontano dalla sede del corpo Forestale vi è posizionata una stele in ricordo e a segnale del luogo esatto dove fu trovato Caravaggio. Ora, per me sotto la stele ci sta crescendo un pino, o la spostano o fra qualche anno la stele starà per aria. :woohoo:
Siamo partiti alle 11,30 perchè non ho voluto perdere l'appuntamento con il mio solito giro domenicale in bici.
Il viaggio di andata è stato un vero e proprio appuntamento con l'inferno, un caldo così non l'ho mai sentito, più di quando andare in moto ti da l'impressione di avere un phon puntato addosso. Un caldo che bruciava la pelle, dove i 60 gradi c'erano tutti, tra i 40 dell'aria, i 50 dell'asfalto e i 100 del motore.
Sorpasso un'Integra che poi mi raggiunge al benzinaio, chiedo se posso mettere la mano nel sottosella, riscontro che è caldo, ma non di più di un caldo da moto. Loro si dirigono verso Perugia, sono soddisfattissimi dell'acquisto e mi dice "Vedi? Con questi 15 euro di benzina, ci arriviamo a casa."
Io guardo l'Integra e loro guardano la Dn-01, dopo aver pagato ripartiamo ognuno per la propria strada e ognuno con la propria moto :lol: .
Per arrivare alla Duna Feniglia, bisogna girare 2 km a sinistra, prima di Porto Ercole, li abbiamo parcheggiato non distante da un'altra Dn lasciata come madre natura l'ha fatta. Bellissima. Per riprendersi e rifocillarsi, d'obbligo è stato un primo e un'insalata al ristorante di uno dei molteplici bagni e poi via alla spiaggia libera. La spiaggia libera è lunga circa 4 km, i restanti due dei 6 km della duna sono in gestione. Li l'asciugamano in teoria potrebbe essere anche superfluo, si sta sdraiati in mare su 10 cm d'acqua, dopo 100 metri dalla costa siamo a mezzo metro, una vera e propria goduria; ad un certo punto mi è sembrato di vedere tutti in acqua :lol: migliaia di persone in bagno asciuga.
Per il ritorno abbiamo aspettato il calar del sole non prima di aver percorso la panoramica di Porto Ercole............
.......e la Panoramica di Porto Santo Stefano. Mi soffermo un attimo su ciò che si vede dal Monte Argentario gurdando verso l'isola del Giglio. La giornata di ieri ha mantenuto l'aria piuttosto offuscata, il calore era d'appertutto e la calura chiude gli orizzonti, il Giglio si vede monocolore, ma la chiglia bianca della Concordia è inconfondibile e disumana.
A 100 km da casa ci siamo fermati per un una pizzettina e via di nuovo in superstrada, rigorosamente in infradito, costume e T-shirt, mi scuso con i paladini della "Sicurezza", ma credo che ieri sera tale abbigliamento, abbia salvaguardato le mie condizioni di guida.
Infiodnritura:
Alla prossima..............
Portovenere stasera: Incontro estemporaneo con Shogun!
Buon mare e buon forum a tutti
